Il coinvolgimento di ASFA PUGLIA nella parte sociale di questo progetto è stata la naturale evoluzione di una collaborazione già avviata attraverso piccole iniziative di solidarietà svoltesi presso CASA PANDORA che dell’associazione è la sede operativa ed il cuore pulsante, punto di riferimento e sostegno di tante famiglie con autismo.
Dopo un lungo periodo di gestazione, ed un lungo lavoro in sinergia tra lo staff di GOLA e gli psicoterapeuti dell’ASFA è nato il percorso formativo “LE MANI IN PASTA” il cui scopo è di formare ragazzi con autismo per svolgere mansioni professionali all’interno di attività di ristorazione con funzionalità standard.
Il corso di primo livello prevede 10 moduli formativi da 2 ore l’uno che prevedono l’orientamento e la formazione dei ragazzi con attività teoriche pratiche studiate appositamente in base alle speciali caratteristiche dei partecipanti.
Il percorso formativo prevede la partecipazione di 4 “apprendisti” affiancati da altrettanti tutor e due formatori professionisti che affronteranno argomenti pratici e teorici relativi ai settori di SALA, CUCINA E GESTIONE DI MAGAZZINO.
Il percorso formativo è stato pensato nella modalità “OPEN SOURCE” ed ogni modulo sarà supportato da materiale didattico appositamente redatto che sarà messo gratuitamente a disposizione di chiunque vorrà ripetere, ampliare e migliorare questa esperienza formativa così speciale.
Il primo corso operativo è partito lunedi 17 giugno, tutti gli incontri si terranno a Bari presso la sede di GOLA con due appuntamenti settimanali al termine degli incontri è previsto un “saggio finale” con un aperitivo che sarà interamente preparato dai ragazzi dell’ASFA con il supporto dello staff di GOLA cui saranno invitate le famiglie dei giovani ristoratori in pectore.
Grande l’emozione e la soddisfazione da parte di tutti gli attori coinvolti, i responsabili dell’ASFA, lo staff di GOLA, i giovani apprendisti ristoratori e le loro famiglie che vedono in questa nuova esperienza una grande opportunità per i propri figli ed una nuova speranza per il “Dopo di Noi”